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Igiene e sanificazione nella GDO

Abbiamo Intervistato Oscar Farinetti, fondatore tra le altre di Eataly e Unieuro, per parlare del ruolo fondamentale che igiene e sanificazione rivestono nella Grande Distribuzione, e del livello di efficienza di queste pratiche in Italia.

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I luoghi d’acquisto della moderna catena distributiva hanno bisogno di essere costantemente igienizzati. In Italia come siamo messi rispetto agli altri Paesi Occidentali?

L'igiene comunitaria è curata specialmente in Italia. Io frequento abitualmente 17 nazioni europee e posso confermarle che il nostro Paese esprime in assoluto da un lato la maggiore richiesta di igiene dei clienti, dall’altro la migliore offerta di beni e servizi di pulizia da parte del mercato. Purtroppo in Italia c'è la tendenza a pretendere che nei ristoranti sia tutto perfettamente pulito ma, quando ci si reca nei bagni pubblici, essi vengono spesso lasciati sporchi e in disordine. Questa è una grande contraddizione che non ci fa onore.

Come potremmo maturare una maggiore sensibilità e coscienza civile per migliorare da questo punto di vista?

Innanzitutto puntando sull’educazione scolastica di base, ovvero a partire dalla scuola primaria e secondaria di primo grado. Poi occorrerebbe pensare davvero a un serio percorso professionale per gli addetti alle imprese di pulizia, quei pulitori grazie ai quali anche gli esercizi commerciali italiani sono ben puliti e igienizzati.

Se lei dovesse suggerire un provvedimento legato all'igiene per affrontare il futuro, cosa consiglierebbe?

Di superare un concetto di pulizia puramente egoista per darle una dimensione collettiva, agendo su più fronti e con maggior decisione sul piano della cultura, della comunicazione, dell’informazione e della sensibilizzazione. Magari semplificando quel groviglio di norme e regole legate al controllo che finiscono per condizionare negativamente l’operatività. Non è possibile che esistano 11 enti diversi a sovrintendere l’attività di un panificio. Abbiamo una fascia rappresentata dal 34% degli italiani che si comporta bene, adottando buone pratiche, mentre l'altro 66% si comporta da menefreghista. Dobbiamo far sì che il 100% si comporti bene, anche a costo di adottare soluzioni drastiche. Ad esempio, proporrei qualche provvedimento esemplare per quanti gettano rifiuti, cartacce, lattine e bottiglie di plastica sulla strada o nei parchi.


Maurizio Pedrini

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06/08/2024

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